manifesto
Come giovani queer, abbiamo conosciuto in prima persona le strutture di oppressione, limitazione e cancellazione alle quali siamo – tuttз – soggettз. ULTRAQUEER nasce dall’esigenza di rispondere a un desiderio di espressione: dapprima come mostra d’arte, essa è poi divenuta crocevia di pratiche, modalità e identità attraverso cui dialogare e agire sul mondo che ci circonda. ULTRAQUEER, nata dal lavoro di artistə e curatori, è una modalità d’azione e produzione culturale, mossa dalla ferma intenzione di sovvertire i paradigmi sociali eteronormativi.
- Crediamo nel potere individuale e collettivo delle espressioni artistiche per costruire nuove realtà, nuovi mondi che tengano conto della complessità e divergenza delle nostre esistenze. Tale potere consiste nella capacità di mettere in dubbio, svelare e contrastare le fondamenta monolitiche e obsolete del sistema in cui viviamo.
- La nuova realtà che immaginiamo non è tanto fantasiosa, quanto negata. Rifiutiamo coloro che ascrivono i nostri impegni e le nostre intenzioni a devianze contemporanee, errori della natura dati dal caso o dalla diseducazione. A tali posizioni contrapponiamo la nostra organicità, fisicità e umanità; in altre parole, la nostra realtà.
- Il nostro intento non consiste nel regolare o legittimare alcuna definizione del queer. Al contrario, promuoviamo la moltiplicazione delle categorie identificative di sessualità e genere, onde superare ogni rigore imposto e costruire un ambiente in cui ciascuna sfumatura identitaria sia valida, illimitata, indefinibile.
- Noi ci faremo pandemia: contamineremo spazi, corpi, narrative – dai pochi alle molte, invaderemo il mondo normativo. Siamo creature ibride, streghe, mostri – trans*, emarginatз, finocchie. Contro chi usa le nostre identità per opprimerci, non esiteremo a usarle per contrattaccare. A chi ci dice che siamo anormali, anomali, malati risponderemo: «noi siamo la cura.»
- Sovvertiremo gli stereotipi estetici dominanti e abbatteremo i recinti culturali da cui siamo esclusз, affinché nessunə di noi sia più soggettə alla cancellazione culturale, all’esclusione forzata, all’oblio; affinché chiunque possa avere le stesse possibilità di attingere e contribuire alla tradizione e diffusione culturale.
—
- L’anno di Queer Pandèmia:
I nostri intenti sono iscritti nel nostro nome. Queer Pandèmia, dal greco πᾰν (tutto) e δῆμος (popolo), affinché la queerness sia di tuttз.
SOCIAL
CONTATTI
SOCIAL
CONTATTI